La tecnologia blockchain sta rivoluzionando la tracciabilità nel settore alimentare biologico, creando una sorta di passaporto digitale per ogni prodotto. Questo sistema permette di monitorare ogni fase della filiera, dalla produzione alla distribuzione, garantendo trasparenza, sicurezza e autenticità. Grazie alla blockchain, i consumatori possono accedere a informazioni dettagliate sull’origine del prodotto, sulle condizioni di produzione e sulla sua storia, aumentando la fiducia nei marchi e riducendo il rischio di frodi. Questa tecnologia consente un monitoraggio in tempo reale, inoltre, l’integrazione con i sensori IoT e i programmi smart contracts consente una gestione più efficiente della qualità e delle scorte. I sensori IoT raccolgono dati ambientali (temperatura, umidità, posizione) durante la produzione, il trasporto e la conservazione dei prodotti biologici. Questi dati vengono registrati nella blockchain e sono quindi accessibili in tempo reale. Gli smart contracts sono programmi che eseguono automaticamente azioni basate su determinate condizioni.
Ad esempio, se un sensore rileva che la temperatura di conservazione è troppo alta, lo smart contract può notificare il fornitore o attivare un’azione correttiva. La Blochchain è di sostanziale supporto anche per l’ottimizzazione delle scorte, grazie ai dati raccolti dai sensori IoT e poi analizzati, le aziende possono prevedere la domanda e gestire in modo più efficiente la distribuzione, evitando sprechi e garantendo la freschezza dei prodotti. Infine la certificazione è in gran parte automatica in quanto i parametri di qualità vengono verificati in modo autonomo, riducendo la necessità di controlli manuali e migliorando la trasparenza per i consumatori.
In sintesi, questa integrazione permette un controllo preciso sulla qualità e la gestione delle scorte, riducendo il rischio di sprechi e migliorando la sicurezza alimentare.
L’adozione della blockchain nel settore agroalimentare non è solo una questione tecnologica, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma verso una maggiore responsabilità e sostenibilità. Il passaporto digitale basato su blockchain nel settore alimentare biologico è un sistema che garantisce la tracciabilità e autenticità dei prodotti lungo tutta la filiera. Di seguito i passaggi essenziali di questo processo:
1. Registrazione dei dati: ogni fase della produzione, dalla semina alla distribuzione, viene registrata su una blockchain. Questi dati includono informazioni sulla provenienza, metodi di coltivazione, certificazioni biologiche e condizioni di trasporto.
2. Immutabilità e sicurezza: una volta registrati, i dati non possono essere modificati o cancellati, garantendo trasparenza e prevenendo frodi alimentari.
3. Accesso per i consumatori: tramite un QR code o un’app dedicata, i consumatori possono verificare la storia del prodotto, accedendo a dettagli sulla sua origine e qualità.
4. Smart contracts: automatizzano verifiche e certificazioni, riducendo la burocrazia e migliorando l’efficienza della supply chain.
5. Sostenibilità e controllo qualità: la blockchain permette di monitorare l’impatto ambientale e garantire il rispetto degli standard biologici, migliorando la fiducia dei consumatori
Il passaporto digitale basato su blockchain nel settore alimentare biologico offre anche diversi vantaggi legali. La blockchain aiuta le aziende a rispettare le normative sulla tracciabilità e sicurezza alimentare, facilitando la verifica della conformità ai regolamenti europei e internazionali. Grazie alla sua immutabilità, la blockchain riduce il rischio di contraffazione e falsificazione dei prodotti biologici, garantendo autenticità e trasparenza. La tecnologia blockchain è di supporto alla tutela del made in Italy, protegge i prodotti italiani dalla contraffazione, fornendo prove digitali della loro origine e qualità. Inoltre la registrazione automatica e verificabile delle transazioni riduce le dispute legali tra fornitori e distributori, migliorando la fiducia tra le parti. Infine le certificazioni biologiche possono essere integrate nella blockchain, semplificando i processi di verifica e riducendo la burocrazia. Questi vantaggi rendono il passaporto digitale uno strumento strategico per garantire la sicurezza e la legalità nel settore agroalimentare.
L’uso del passaporto digitale nel settore alimentare biologico è supportato da diverse normative, in particolare a livello europeo.
Nell’ambito del settore nonfood va ricordato il Regolamento Ecodesign per i Prodotti Sostenibili (ESPR) secondo il quale a partire dal 2027, il Digital Product Passport diventerà obbligatorio per diversi settori strategici, garantendo tracciabilità, sostenibilità e conformità normativa. Il Regolamento sui prodotti da costruzione e sicurezza prevede che il Digital Product Passport sia introdotto anche in altre normative europee, come il regolamento sulla sicurezza dei giocattoli e quello sui detergenti.
In merito alle normative sulla tracciabilità alimentare c’è da dire che la blockchain è sempre più integrata nelle regolamentazioni europee per garantire trasparenza e sicurezza nella filiera agroalimentare. Queste normative mirano a migliorare la trasparenza e la sostenibilità dei prodotti, facilitando la conformità alle leggi europee. La differenza principale tra un passaporto digitale e i documenti cartacei sta nella tracciabilità, sicurezza e accessibilità delle informazioni. Il passaporto digitale basato su blockchain garantisce che i dati non possano essere modificati o falsificati, mentre i documenti cartacei sono più vulnerabili a contraffazioni e smarrimenti. I dati del passaporto digitale possono essere consultati in tempo reale tramite un QR code o un’app, mentre i documenti cartacei richiedono verifiche manuali e possono deteriorarsi nel tempo. Grazie agli smart contracts, il passaporto digitale può automatizzare verifiche e certificazioni, riducendo la burocrazia e migliorando l’efficienza della catena di fornitura. L’eliminazione della carta riduce l’impatto ambientale, contribuendo a una gestione più ecologica dei dati. Questa evoluzione tecnologica sta trasformando il settore agroalimentare e molti altri ambiti, rendendo i processi più sicuri e trasparenti. La tecnologia blockchain è sempre più utilizzata nel settore alimentare biologico per garantire tracciabilità, sicurezza e autenticità. In alcune categorie e tipi di prodotto viene già impiegata più frequentemente.
Ad esempio per la frutta e verdura biologica dove permette di tracciare l’origine e i metodi di coltivazione, garantendo che siano conformi agli standard biologici. Per il caffè e il cacao è utilizzata per certificare la provenienza e le condizioni di produzione, assicurando pratiche sostenibili e fair trade. Per la carne e i latticini aiuta a verificare l’alimentazione degli animali e il rispetto delle normative biologiche. Per l’olio d’oliva e il vino garantisce l’autenticità del prodotto e protegge il made in Italy dalla contraffazione. Per miele e prodotti apistici traccia il percorso dal produttore al consumatore, assicurando qualità e sostenibilità. Questa tecnologia sta rivoluzionando il settore agroalimentare, migliorando la fiducia dei consumatori e riducendo le frodi.